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Progetto realizzato nel 2001, estratto dal CD "La natura, l'uomo e le arti. La scienza nuova a Padova tra Cinquecento e Settecento" in occasione di "Mille anni di Scienza in Italia" una mostra espositiva presente in tutto il territorio nazionale in relazione della XI Settimana della culturaScientifica (26 marzo -1 aprile 2001).

Giovanni Poleni nasce a Venezia nel 1683. Destinato dal padre alla carriera giuridica, il giovane veneziano rimane però affascinato dalla matematica e dalla fisica, e vi si dedica con passione a partire dai primi anni del Settecento.
Nel 1709, Poleni pubblica il suo primo trattato scientifico, Miscellanea, che evidenzia già chiaramente la sua personalità eclettica, e che ha l’effetto immediato di porre in luce il giovane veneziano nel mondo scientifico. Nel 1710, caldeggiato da Newton, Poleni viene infatti eletto Fellow della Royal Society di Londra e nello stesso anno, il Senato Veneto gli affida la cattedra di Astronomia e Meteore.


Macchina divulsoria, 1743
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Questo apparecchio fu impiegato da Giovanni Poleni in occasione del suo intervento sulla Cupola di San Pietro. Si trattava di determinare la sezione dei cerchioni da fissare alla cupola, e questa macchina permetteva di ottenere il rapporto tra la sezione di un pezzo di ferro rettilineo e la sua resistenza ad una forza di trazione. Il campione da esaminare veniva posto verticalmente e fissato, mediante una robusta catena, ad una stadera orizzontale alla quale si applicava un romano, cioè un contrappeso, che veniva poco a poco spostato lungo la stadera fino alla rottura del ferro. La stadera è graduata in modo tale che vi si leggeva direttamente il carico di rottura in libbre.

Simulazione del funzionamento di una vescicola muscolare
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Poleni allestisce questo modello di vescicola muscolare di cui può simulare il funzionamento. La vescicola è rappresentata da una catena flessibile chiusa, fissata da una parte con un chiodo e tesa all’altra estremità da un peso. Poleni vi applica dei pesi di trazione all’esterno, che simulino l’effetto dell’azione di un fluido che preme dall’interno contro la parete. Il Poleni ottiene così la relazione tra forze applicate e resistenze, riscontrando differenze molto esigue tra i suoi risultati sperimentali ed i valori calcolati da Bernoulli.

Simulazione per determinare il carico di rottura dei cerchioni nel restauro della Cupola di San Pietro
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Poleni utilizza poi lo stesso tavolo in occasione del suo intervento sulla Cupola di San Pietro, simulando con dei pesi applicati in alcuni punti l’azione della Cupola sui cerchioni Misura dapprima il carico di rottura di un filo di seta semplice e poi, con questo dispositivo, determina il carico di rottura dello stesso filo chiuso a forma di anello. Ne trae una valutazione della resistenza di un pezzo di ferro curvo rispetto ad un ferro dritto. Poleni concluse da questi esperimenti che la resistenza di un filo chiuso a forma di cerchio era almeno sei volte maggiore della resistenza di un filo rettilineo. Avendo d’altra parte determinato, con la divulsoria, la resistenza di un ferro dritto in funzione della sezione, Poleni otteneva la resistenza dei cerchioni secondo la loro sezione.

L'origine delle fontane Antonio Vallisneri, 1714
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Antonio Vallisneri senior, sulla base dell’osservazione diretta dei fenomeni naturali, aveva dimostrato nel 1714 il ciclo perenne dell’acqua in una celebre Lezione accademica intorno l’origine delle fontane, tenuta il 24 giugno presso l’Accademia dei Ricovrati (oggi Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti).
Nell’opera, pubblicata nel 1715, egli attribuisce alle acque delle sorgenti un’origine piovana, contrariamente a quanti credevano si trattasse di acqua marina penetrata in profondità, fatta evaporare dal calore interno terrestre entro le rocce, filtrata dei suoi sali e successivamente condensata nelle grotte, secondo il principio dell’alambicco.
Vallisneri fece osservare che le acque percolano dalla volta o dai fianchi delle cavità naturali e non dal “pavimento”. Dimostrò inoltre che in molti casi esiste un rapporto tra la quantità di precipitazioni e la portata delle sorgenti.